
Con una mail inviata agli sviluppatori, Apple ha comunicato l'imminente modifica riguardante le politiche di gestione delle tasse sulla vendita delle applicazioni nell'Unione Europea.
La decisione è diretta conseguenza dell'adeguamento alle norme anti-elusione che entreranno in vigore dal primo gennaio 2015, non esclusive di Apple, ma proprie di tutte le aziende che vendono beni o servizi digitali sul territorio Europeo.
Tali normative fanno riferimento a procedimenti stilati per sottrarre alle compagnie la possibilità di sfruttare particolari scappatoie che consentivano di vendere beni o servizi applicando la tassazione vigente nel paese relativa alla sede fiscale dell'azienda.
Nel caso di Apple il Lussemburgo, in cui l'imposta IVA è del 15% (con un incremento al 17% il prossimo 1 gennaio).
Tali normative fanno riferimento a procedimenti stilati per sottrarre alle compagnie la possibilità di sfruttare particolari scappatoie che consentivano di vendere beni o servizi applicando la tassazione vigente nel paese relativa alla sede fiscale dell'azienda.
Nel caso di Apple il Lussemburgo, in cui l'imposta IVA è del 15% (con un incremento al 17% il prossimo 1 gennaio).
La tassazione per le applicazioni, ma più in generale per i beni o servizi digitali, cambierà per tutti gli utenti dei paesi dell'Unione Europea e nel nostro caso potrebbe comportare un incremento di prezzi, dovuto all'elevato regime di tassazione presente in Italia.
L'unica speranza per evitare un incremento di prezzi è che Apple decida di sobbarcarsi l'eventuale aumento dell'IVA nei vari Paesi, altrimenti tale aumento sarà a carico dell'utente.