
Dragon Age II(Bioware), la cui uscita è stata programmata per calcare il successo del primo titolo, Crysis II(Crytek), Battlefield 3(DICE), sono grandi titoli dal punto di vista dinamico e visivo, criticati per il loro sterile contenuto della sceneggiatura, che si rivela monotona e non riesce a coinvolgere il giocatore.
Battlefield 3 ha qualche attenuante, data la mole di tempo e fondi investita al titolo per essere giocato principalmente in multiplayer; dove per realismo e possibilità comunicative non ha rivali, tuttavia, il single player viene trattato alla strenua di un tutorial. Confrontando questo titolo, infatti, con nomi del calibro di Modern Warfare (Infinity Ward), e Call of Duty(Activision), risulta evidente come l’epopea holliwoodiana di quest’ultimi metta in ridicolo la trama fornita dagli sviluppatori della DICE. Gradito Top del 2011, e non solo, si rivela Assassin’s creed Revelation, quarto titolo della saga storico-religiosa di Ubisoft, il quale rappresenta lo stereotipo di come un titolo possa diventare un capolavoro, anche non essendo dotato di un comparto grafico di ultima generazione.
Le avventure di Altair, insieme a tutte la critiche ricevute, fanno da sfondo al grande successo iniziato dal secondo titolo. Vestire i panni di Ezio Auditore, visitare l’Italia del Rinascimento, fino ad arrivare alla famosa Costantinopoli, passando per la gloria di Roma, rappresentano le tappe principali dell’epopea scritta da Ubisoft per i suoi appassionati. Intrighi, battaglie, complotti, guidano il giocatore verso un’interpretazione libera, ma accurata, del Rinascimento Europeo, al quale si aggiunge anche l’innumerevole successo della saga cartacea dedicata , scritta da Oliver Bowden, di cui il primo titolo, “Assassin’s creed Rinascimento è già un Superbestseller.
Grande flop del 2011, citato in precedenza, è stato Dragon Age II. Pur venendo dallo straripante successo del primo titolo,(ricordiamo per dovere di cronaca che Dragon Age:Origins, oltre ad aver vinto oltre 50 premi, è stato anche eletto come RPG dell’anno nel 2009 ) Dragon Age II non solo non è riuscito ad eguagliare il suo predecessore, ma non si eleva minimamente al suo livello. Criticare la Bioware risulta difficile, dato la qualità dei lavori che realizza ogni anno, la saga di Mass Effect, semplicemente epica, e come ultimo Star Wars: The Old Repubblic, destinato ad entrare prepotentemente nel campo degli MMORPG, ma anche le grandi case sbagliano, e DAII è il classico esempio di come un nuovo comparto video, non sia sempre sinonimo di Capolavoro. Una trama sterile, ambientazioni ridondanti, orde di nemici che si decompongono in maniera anomala, rendono il titolo prevedibile, e rovinano inesorabilmente quei pochi livelli in cui la sceneggiatura raggiunge un livello adeguato.

Con il trailer di Skyrim concludiamo il nostro primo speciale, presto inizieremo con le recensioni, un saluto da IT-Notes.